NOTIZIE DA VIA TRIBONIANO
Cos'è sucesso in Via Triboniano (10-3-2006)
in mattinata sono stati espulsi c.ca 80 rom, prelevati a gruppetti dal campo e reimpatriati in aereo a bucarest.
durante la prima notte, quella dell'incendio, una trentina di donne e bambini rom, in regola con il pds, si sono rivolti alla protezione civile comunale di via barzaghi dove sono stati ospitati in un refettorio con solo alcune coperte.
non corrisponde al vero anzi, è una palese e sfacciata menzogna, che vi fosse la possibiltà di accogliere quanti si fossero rivolti per chiedere un riparo. Tutti i 150 posti letto erano infatti occupati e, in v.le ortles, i rom sarebbero stati accolti nel corridoio.
questa sera il tutto si è ripetuto. solo 7 o 8 persone, compresi alcuni bambini, hanno potuto occupare un letto in camerata, mentre per tutti gli altri vi era tutt'al più disponibile il solito refettorio, dove non è possibile nemmeno sdraiarsi. Ho visto alcune donne e bambini distesi per terra, lungo il muro di cinta, sepolti da un mucchio di coperte, tra disagi di ogni genere e topi, tanti topi. Molti sono quelli che passano la notte in macchina, con il motore che ogni tanto viene riacceso per attivare il riscaldamento. All'interno del campo vi è una processione continua di gente da una roulotte all'altra, dove le persone si stipano silenziosamente per passare la notte. Vi sono anche alcune roulotte piene solo di bambini che dormono uno accanto all'altro. In una c'era, partendo da sinistra, un neonato, e poi, proseguendo verso destra, altri 4 che dormivano, con età e dimensioni diverse tra loro fino ad arrivare a una ragazzina tredicenne. Altri adulti ancora semplicemente non dormono da oltre 30 ore, passando la notte attorno ad un fuocherello.
Neonati, bambini di pochi mesi, bambini malati sono senza alcuna forma minima di assistenza, oppure, là dove è possibile, sono stati accolti temporaneamente in giro per Milano dagli altri amici e parenti.
Il Comune ha oggi ribadito che non intende occuparsi di questa situazione. Tra breve darà inizio alle operazioni di pulizia dell'area esterna al campo per trasferirvi i soli rom autorizzati a rimanere nel campo comunale. Con ciò si intende quindi escludere non solo gli "irregolari", ma anche quelli in regola ma che non hanno avuto tuttavia l'assegnazione di una piazzuola. Inoltre, le persone che hanno perso ogni cosa nell'incendio, compresa la roulotte, dovranno provvedere ad acquistarsela nuovamente se non vogliono passare le proprie notti all'addiaccio.
Oggi, dei circa 60 bambini che frequentano le scuole di via console marcello e via de rossi, solo 5 erano presenti. Oltre la metà dei 60 bambini è rimasta priva di un domicilio e un riparo.
maurizio pagani
vicepresidente opera nomadi milano
1 Comments:
E’ passato ormai quasi un mese dall’incendio che ha portato in macerie il campo di Tribuniano.
Un mese in cui nulla si è mosso apparte qualche container.
In quel campo prima dell’incendio i bambini venivano morsicati dai topi, i cani morivano di leptospirosi e non c’erano le condizioni sanitarie basilari per far vivere persone o intere famiglie.
Da prima a dopo l’incendio nulla è cambiato in quel campo, le cose sembrano essere solo peggiorate per quanti di loro non avendo un permesso di soggiorno sono scappati per paura per strada o sotto le metropolitane.
Le situazioni di quel campo oggi, a un mese dall’incendio e a un mese dalle promesse dei vari assessori che promettevano una ristrutturazione appaiono drammatiche,
Drammatico è vedere i bambini giocare nel fango, donne cucinare con fornelli da campeggio, anziane stese sulla prima cosa accaparrata ai bordi del muretto che divide il campo dalla strada, drammatico è perfino vedere con quanta semplicità riescono a vivere queste persone, cittadini italiani con permesso di soggiorno ma concretamente di serie b.
L’umiltà di queste persone che vivono in simili condizioni la si può capire solo entrando nel campo, donne che ricambiano sorrisi che sanno non vedranno più, bambini che tentano di strappare la tua attenzione per qualche gioco o qualche racconto chiedendoti quando tornerai, ragazzi che ti salutano dalle loro roulotte e cani che al posto di abbaiarti contro si avvicinano scodinzolando cercando qualche carezza.
Queste persone si aspettano delle risposte, ne hanno tutto il diritto, non hanno scelto di vivere in un campo, ce li hanno messi.
Foto: http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1037224.php
04 aprile, 2006 14:35
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