Le SSP nel tritacarne della campagna elettorale
Nei giorni scorsi il quotidiano Libero ha contattato le SSP per ottenere un'intervista e scrivere un articolo sulla Rete (poi uscito sabato 14/2 scorso).
"Che stiano cominciando a pensare che, abissali differenze a parte, ci sia qualcosa che si possa tutti indistintamente valutare come utile e degno"?
No, naturalmente. Lo scopo era un altro, l'obiettivo più grande.
Si comincia osservando che in fondo la vita dei "clandestini" non è poi così male, visto c'e' qualcuno che li accoglie e che addirittura organizza per loro, oltre ai corsi di italiano, feste, cineforum e (udite udite) tornei di calcetto.
Si continua stupendosi come queste dodici "associazioni onlus" non facciano tutte queste cose illegali di nascosto nelle cantine come carbonai, ma addirittura alla luce del sole, pubblicizzando tutto su un "portale" con nomi, indirizzi e orari ("...tutti sanno che i clandestini sono lì e perfino a che ora ci vanno, ma nessuno li tocca").
E si finisce con l'unica domanda che importava veramente al giornalista: "Ma chi vi paga?"
Risposta per noi semplicissima: nessuno, abbiamo solo avuto occasionali contributi dalla Provincia di Milano a fronte di specifici progetti.
Ma la frittata era ormai fatta.
"LE SCUOLE PER CLANDESTINI LE PAGHIAMO NOI" e "ORA AI CLANDESTINI PAGHIAMO IL CALCETTO" i titoli rispettivamente della prima di "LiberoMilano" e della pagina interna.
Insomma un ariticolo più ispirato alla lotta tra candidati alla Presidenza della Provincia di Milano (Penati / De Corato) che ad una vera "lotta all'illegaliltà". Anche se le minacce non mancano: "E' evidente che queste persone stanno violando la legge e devono essere denunciate" afferma il vice-sindaco De Corato.
Non siamo particolarmente interessati ad entrare in polemica nè con Libero nè con il vice-sindaco-candidato, vogliamo però correggere alcune affermazioni e ribadire alcuni concetti:
- le scuole della Rete sono tutte gestite da volontari che, ovviamente, non percepiscono alcun compenso per il lavoro svolto. L'attività quotidiana di queste scuole è completamente autofinanziata. Occasionalmente (una volta l'anno) la Rete presenta regolari progetti alla valutazione della Provincia di Milano che negli ultimi due anni ha ritenuto opportuno finanziare le attività culturali ed extra scolastiche proposte.
- Nessuna scuola è "riservata ai clandestini". Le nostre scuole sono gratuite e aperte a chiunque. Noi non mettiamo le mani nelle tasche dei nostri studenti per sapere se hanno un certo pezzo di carta o no. Molte delle scuole ospitano studenti comunitari (francesi, tedeschi, spagnoli) ed "extracomunitari buoni" (statunitensi). Noi non accogliamo "immigrati", "stranieri" o "extracomunitari", ma persone. Nella grande maggioranza dei casi persone che lavorano senza contratto nelle nostre case, nei cantieri, nei supermercati, negli uffici al mattino presto o alla sera molto tardi. Osserviamo che senza il contributo di queste persone il Paese si fermerebbe.
- la Rete delle Scuole Senza Permesso ha una visione della sicurezza sociale diversa da quella imperante. Noi crediamo che la conoscenza, il riconoscimento dei diritti e il rispetto reciproco siano la strada per garantire sicurezza per tutti. Non è respingendo ai margini della società, offrendo solo lavoro nero malpagato e omicida, impedendo la riunificazione delle famiglie e negando il diritto alla salute che si garantirà una società migliore.
Per questi motivi continueremo il nostro lavoro quotidiano, alla luce del sole.
Scarica l'articolo di Libero (PDF)
Scarica e diffondi il comunicato (PDF)
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3 Comments:
OT
Il vostro striscione alla manifestazione di oggi sul mio blog. Se lo volete ad alta definizione ditemelo. Ciao.
21 febbraio, 2009 18:35
Sul novella 2000 della carta stampata ...ci si può giusto trovare notizie di basso spessore come queste..cmq non se è peggio il direttore di questo giornale o chi questo giornale lo legge...
cmq complimenti per quello che fate e per come lo fate..
saluti
Andrea
23 febbraio, 2009 08:01
Ciao ragazzi,
contento che vi sia piaciuto il post sul blog di Crossmode. Al più presto cercherò di inviarvi alcuni contatti di altre scuole nella provincia milanese..
Sul servizio di libero, su chi lo ha scritto e soprattutto su chi lo legge aggiungo solo un aneddoto dell'altro giorno, quando un amico mi fece notare che la differenza tra me e lui stà nel fatto che io nonostante tutto continuo ad aver fiducia ne "la gente".
Gli risposi: "non più, ora ho fiducia solo nelle minoranze".
Ciao
Gu
23 febbraio, 2009 13:48
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