perché affermiamo ciò che non è permesso, il diritto allo studio, alla socialità, alla cittadinanza per tutti i migranti, indipendentemente dal possesso del permesso di soggiorno. Questo blog raccoglie le informazioni sulle scuole del territorio milanese: indirizzi, orari delle lezioni, attività, eventi e incontri, i materiali didattici e altri prodotti, dibattiti, immagini in una continua messa a disposizione di risorse differenti e complementari.

mercoledì, marzo 03, 2010 - Accadde oggi:

La Rete Scuole Senza Permesso alla "Giornata senza Immigrati" 1 MARZO 2010


La giornata del 1 marzo è stata l’occasione per migliaia di lavoratori stranieri in tutta Italia di scendere in piazza per rivendicare il loro diritto a essere considerati cittadini a tutti gli effetti nel nostro paese, portatori di diritti e non solo forza-lavoro da sfruttare nelle fabbriche, nei cantieri, nei servizi, nelle case.
A Milano si sono tenute diverse iniziative; a cominciare dal mattino, quando un presidio davanti a palazzo Marino si è poi trasformato in un corteo di oltre duemila persone fino a Cordusio.
La manifestazione più rilevante è stata senza dubbio quella del pomeriggio; dalle 17 in poi in piazza Duomo si sono riunite migliaia di persone, molti stranieri e molti italiani, in una mescolanza e in una condivisione che è quella che caratterizza il quotidiano della nostra città. Lezioni di arabo in piazza; musica, canti dei diversi paesi, danze, in un’atmosfera festosa che è culminata alle 18.30, in contemporanea con le altre città italiane, nel lancio di centinaia di palloncini gialli verso il cielo.
Da qui poi si è mosso un lungo corteo – oltre 30.000 persone - in cui venivano scanditi slogan che ricordavano gli obiettivi della giornata: “No al razzismo” “Siamo cittadini del mondo” “Migrare non è reato” “Diritto di cittadinanza per tutti i migranti” “Diritto alla casa, al lavoro, alla salute per i cittadini stranieri”
Fra le altre organizzazioni anche la Rete Scuole Senza Permesso ha partecipato attivamente a queste iniziative, col suo striscione (in bella mostra sul monumento a Vittorio Emanuele, come si vede nella foto) e con una folta rappresentanza di studenti stranieri e di formatori: a testimoniare che se imparare la lingua è una delle prime necessità dei migranti, i loro bisogni però non si fermano certo qui, e investono invece tutti i campi dei diritti che in questo paese spesso sono loro negati.