perché affermiamo ciò che non è permesso, il diritto allo studio, alla socialità, alla cittadinanza per tutti i migranti, indipendentemente dal possesso del permesso di soggiorno. Questo blog raccoglie le informazioni sulle scuole del territorio milanese: indirizzi, orari delle lezioni, attività, eventi e incontri, i materiali didattici e altri prodotti, dibattiti, immagini in una continua messa a disposizione di risorse differenti e complementari.

martedì, luglio 20, 2010 - Accadde oggi:

Impressioni su LO SBARCO: Barcellona-Genova - 25/26 Giugno 2010


La decisione di aderire a LO SBARCO è stata immediata: volersi sentire parte di un gruppo pensante, critico verso l’attuale situazione dell’Italia, terra che sento denutrita, arida, in declino. Il primo incontro a Barcellona è stato così come me l’ero immaginato: facce vive, occhi curiosi, cuori aperti, come se ci si conoscesse già.

L’imbarco è stato un po’ surreale: in fila indiana, intonando “Bella ciao”, salendo uno ad uno sulla nave, con tanto di fotografia di benvenuto e molti occhi a scrutarci dall’alto. Gente da Tangeri, in transito per l’ennesima volta verso l’agognata Europa.

Come Amin, che vive a Verona da 12 anni, e che ritorna in Italia dopo 3 mesi di vacanza in Marocco, in cerca di lavoro. Dice che la situazione adesso è difficile in Italia, e che se non dovesse trovare lavoro nei prossimi mesi, se ne andrà in Germania da alcuni parenti. E’ molto curioso rispetto alla nostra massiva presenza sulla nave, 400 persone circa. Fa molte domande, vuole capire cosa stiamo facendo: è contento di confrontarsi con noi e di avere un diversivo in questo lungo viaggio percorso monotonamente tante volte.

La serata trascorre tra musica, danze, discorsi, in perfetta armonia tra tutti, gente da Tangeri, gente da Barcellona ed equipaggio.

La mattina seguente, la voce di Andrea, l’ideatore de Lo Sbarco, entra in tutte le cabine per richiamare all’ordine: è ora di iniziare i dibattiti e le attività.

Sul ponte sono stati allestiti molti giochi di legno, costruiti a mano da un signore di Firenze. Intrattengono un numero considerevole di bambini. Se la sera prima avevamo incontrato solo uomini da Tangeri, ora la nave ospita anche tante donne e bambini. Si gioca, si dipinge, si parla, si sta insieme.

Intanto nelle sale interne si tengono dibattiti sull’ACQUA e sulle MIGRAZIONI. Nella sala cinema si susseguono video e documentari. La compagnia della nave, “Grandi Navi Veloci”, ha messo a disposizione de Lo Sbarco tutti gli spazi comuni, gratuitamente.

Un momento forte è stato il minuto di silenzio delle 13.00 in ricordo di tutte le persone risucchiate dal Mediterraneo, stop forzato al loro agognato viaggio verso la Fortezza Europa. Silenzio profondo, fiori arancioni in mare, e come per magia subito dopo alcuni delfini hanno cominciato a saltare, forse un segno di solidarietà per le vittime innocenti.

Altro momento toccante è stata l’Assemblea Generale finale. Tutti insieme sul ponte, sbarchini e migranti, bambini e adulti, ripercorrendo insieme le tappe de Lo Sbarco, con l’impeccabile narratore Andrea, ironico e profondo. Da un’idea avuta su uno scooter durante una giornata come tante altre, si è messa in moto una macchina gigante, internazionale, da Barcellona a Bruxelles, da Milano e Torino a Parigi, da Bussana Vecchia a Londra. Bambini, la più piccola di 7 mesi, giovani e adulti insieme, uniti per dire no ad un’Italia chiusa, xenofoba, intollerante e censurante, e per dare un segno di forza e speranza.

A Genova l’accoglienza è rumorosa, dinamica. Anche la Sindaco di Genova è presente. Il Corteo fino al Porto Vecchio è lungo e pacifico. Alla fine, in piazza, ancora un palco di condivisione e musica.

Passo la notte coi miei compagni di viaggio Elena, Tullia e Franco a casa di Luisella, gentile signora di Genova che si è offerta di ospitarci. La città infatti si è ben organizzata per offrire il meglio agli sbarchini. Molti volontari hanno organizzato l’accoglienza, l’ospitalità e la logistica di tutto. Le istituzioni locali hanno collaborato fin da subito, dando tutti i permessi necessari per occupare il suolo pubblico.

E infatti domenica è stata all’insegna della vita in strada, nelle piazze, nelle 5 PIAZZE DEI DIRITTI, animate dalle tante realtà aderenti a Lo Sbarco. C’è chi è lì apposta, c’è chi si lascia coinvolgere incuriosito, c’è chi ci prende per pazzi.
La “nostra” piazza, quella dove la rete SSP è partecipante attivo, è la PIAZZA DELLE DIFFERENZE. Il posto non poteva essere più azzeccato: Piazza della Commenda, di fronte al mare, alla fine di un carruggio totalmente “differente”: negozi da ogni dove, in particolare Senegal, Cina ed Ecuador. A Genova, città di mare, di sbarchi e di scambio, le comunità straniere sono molte e numerose.

Nella piazza si susseguono interventi, testimonianze, musica, poesie. La nostra rete ha l’occasione di scambiare problematiche ed idee con la rete francese “Education Sans Frontières”, realtà molto attiva e riconosciuta in Francia per la sua azione in difesa dei diritti dei “Sans Papier”.

Infine, ultimo appuntamento in Piazza Matteotti, per i saluti ed i ringraziamenti finali. Andrea ha di nuovo la parola e non si stanca di ricordare le tante persone che gratuitamente si sono investite per la riuscita di questo grande ed innovativo evento, simbolico ma estremamente significativo. Un vento per mettere in moto coscienze e cervelli, per far riflettere, per far sentire un’altra voce, per destare curiosità e magari risvegliare teste assopite. E se tutto ciò forse risulta essere toppo pretenzioso, allora guardiamo a Lo Sbarco come ad un evento di coesione tra chi già è attento ed agisce, un evento che è riuscito ad avvicinare italiani del Mondo e italiani d’Italia per ricordarci che siamo tanti, che siamo organizzati e siamo forti, che possiamo e dobbiamo far sentire la voce di un'Altra Italia.

Lo Sbarco è stato una ricarica, una spinta a continuare ad agire durante il prossimo anno, più vicini, più uniti, per un’Italia pensante, critica, variegata e saggia.

Rimbocchiamoci le maniche e salpiamo.

Il mare è mosso, ma la nostra piroga avrà la meglio.

Valentina CRESPI - Associazione SAMARCANDA
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